Le pareti degli edifici religiosi sono sempre stati il telo sul quale la Chiesa ha dipinto il suo autoritratto. Tuttavia, oggi non è affatto scontato il rapporto tra l’arte, ormai sganciata dal concetto di bellezza, e la spiritualità, sempre più svincolata dallo Spirito Santo.

“La bellezza della Chiesa salverà il mondo”, ricordava Papa Benedetto XVI, perché un'umanità bella nasce dall’incontro con Gesù. E questo i nostri “padri” lo avevano compreso bene lasciandoci tracce di bellezza nell’arte e nella spiritualità, che oggi, noi, siamo chiamati a conservare e trasmettere alle generazioni future.

La bellezza della Chiesa è là dove una comunità è capace di promuovere gesti di riconciliazione. E perché la pace sia possibile nel mondo in cui viviamo dobbiamo costruirla in primo luogo dentro ciascuno di noi!

La bellezza della Chiesa è là dove la vita viene valorizzata e difesa perché ogni vita umana è un dono prezioso. Non siamo degli oggetti da usare e gettare ma essere umani che sanno essere umani!

La bellezza della Chiesa è là dove si lavora per la promozione umana e sociale. Nessuno è perfetto ma ognuno è unico e prezioso: nessuno potrà donare al mondo quello che puoi dare tu!

La bellezza della Chiesa è là dove c’è spazio per Dio. In un mondo senza Dio noi siamo disperatamente soli!

In questi 900 anni di storia, di arte e di fede la chiesa di S. Eufemia racconta la bellezza della comunità cristiana di Teglio, bellezza da contemplare e da riscoprire: la grande bellezza è il rispetto verso il prossimo, l’attenzione per l’altro, l’amore per la natura e la vita, la condivisione e la solidarietà.

“Una chiesa racconta la bellezza, una vita è capace di mostrarla nei piccoli gesti”