«Il canto è la liturgia del cielo. Questa sera voi avete portato il cielo in terra»

Con queste parole don Flavio ha voluto ringraziare i cori che hanno preso parte al concerto tenutosi presso la chiesa di S. Eufemia sabato 10 giugno. Ad esibirsi sono stati il Coro CAI di Sondrio, diretto dal maestro Michele Franzina e il Coro Alpino Lecchese, diretto da Francesco Bussani.
La serata ha avuto come intento principale e fondamentale quello di raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo, ed era inserita tra le iniziative per i festeggiamenti dei 900 anni della consacrazione della collegiata, che in questi mesi avranno luogo.

Gianluigi Garbellini ha introdotto la serata, salutando e accogliendo i presenti, e dando il via alle esibizioni dei due cori.
Con l’Ave Maria di Bepi De Marzi, si è presentato il Coro CAI, composto da 40 coristi e dal maestro Franzina. Il repertorio si è alternato tra canti popolari alpini e canti religiosi di tribù africane.
Anche il Coro Alpino Lecchese, composto da 26 membri e dal maestro Bussani, ha alternato nella sua scaletta canti nazional popolari e canti religiosi, concludendo con una particolare interpretazione della canzone Io vagabondo.
Il presidente del Coro CAI, al termine, ha offerto un omaggio tipicamente valtellinese all’altro coro convenuto, ringraziandolo della sua presenza. Quest’ultimo, invece, ha risposto donando il suo gagliardetto e il suo ultimo album inciso.
Il sindaco di Teglio, Elio Moretti, intervenuto sul finale, ha ringraziato i due cori, auspicandosi che l’evento possa diventare un appuntamento annuale a Teglio: proposta immediatamente accettata dal presidente del CAI Benetti.
In conclusione, i due cori hanno unito le loro voci per regalare ai presenti due interpretazioni fuori scaletta: Improvviso e Signore delle cime.

Arte, fede, memoria, canto e musica hanno emozionato i molti convenuti, portando, per una serata, il cielo all’interno della chiesa collegiata.