«Celebriamo in questo anno il 900° anniversario di consacrazione di questa chiesa visitata dal suo predecessore Guido Grimoldi nel 1117, costruita sulle macerie dei due edifici precedenti dell’IX secolo e del V secolo. Anche lei, vescovo Diego, è parte della nostra storia. Molte sono state le opere che ha compiuto nella nostra Diocesi e profondo è il solco che ha lasciato, come tutti i pastori: ogni persona lascia sempre la sua orma».
Sono state queste le parole di don Flavio che, all’inizio della Celebrazione di domenica 9 Luglio, ha presentato e ringraziato il vescovo emerito della nostra Diocesi: Mons. Diego Coletti.
L’evento, parte integrante dei festeggiamenti per il Novecentenario della Collegiata, ha segnato un importante passo nella storia della comunità. Presenti all’Eucaristia la corale, la confraternita e la schiera di chierichetti pronti a servire il Signore nella persona del Vescovo.
La Parola è stata proclamata da don Flavio, ma in seguito è spettato a Mons. Coletti il compito di commentarla. «Il Signore ha per noi dei segreti importantissimi, e ce li vuole rivelare» ha detto il Vescovo, spronando i presenti a (ri)prendere in mano il Vangelo nella loro quotidianità.
All’omelia sono seguiti i Riti di Offertorio, durante i quali alcuni rappresentanti della comunità hanno portato all’altare i doni: pane, vino e acqua.
Al termine, invece, prima della benedizione finale, è stato consegnato al vescovo un cesto contenente i frutti della nostra terra, ed insieme il ringraziamento per la sua presenza: «Tante parole non sempre rendono interessanti i discorsi, a volte una sola parola racchiude un profondo significato: GRAZIE!».
Conclusa la celebrazione, i presenti si sono intrattenuti per un momento conviviale, tenutosi all’esterno della collegiata. Il momento è stato occasione per salutare personalmente il vescovo ed esprimere gratitudine per quanto ha fatto e continua a fare:
GRAZIE per l’impegno, il tempo, la passione;
GRAZIE per l’amore, l’affetto, la disponibilità;
GRAZIE per la presenza che profuma di Dio.