“La vita non è passare i fogli del calendario, ma capire che ogni giorno è unico e irripetibile”

In 900 anni i giorni trascorsi sono davvero molti, ma nonostante ciò la comunità di Teglio è ancora capace di fare “corpo”, cioè è in grado di mantenersi unita nonostante le diversità. Oggi come lo è stata allora.
Lo ha dimostrato la celebrazione di sabato 16 settembre, durante la quale è stata festeggiata la patrona della Collegiata. I fedeli tellini (e non solo) si sono raccolti attorno all’unica mensa della Parola e del Pane spezzato. La celebrazione è stata presieduta dal rappresentante del Santo Padre nella vicina Svizzera, il Nunzio apostolico di Berna, Mons. Thomas Edward Gullickson.
Durante l’omelia, egli ha voluto sottolineare il coraggio della giovane martire Eufemia, la quale nutriva una profonda fiducia in Cristo, al punto da giungere a donare la sua stessa vita per Lui. Anche ognuno di noi, oggi, è chiamato nel suo piccolo a fare lo stesso, donandosi al mondo con amore e gratuità.
L’Eucaristia è stata concelebrata da don Flavio, don Remo e don Davide, ed è stata animata dalla corale, dalla confraternita e dai ministranti, che ne hanno curato ogni singolo aspetto e dettaglio.
Al termine, il celebrante ha incensato la reliquia di Santa Eufemia e ha impartito la solenne benedizione su ciascuno dei presenti.

A conclusione della giornata di festa, la comunità ha voluto radunarsi anche attorno ad un’altra unica tavola: quella del buon cibo e della fraternità. Presso il salone dell’oratorio i convenuti si sono ritrovati per una cena condivisa a base del piatto tipico tellino, preparato dal gruppo dell’Astel: i pizzoccheri.
Durante la serata vi è stato per ognuno la possibilità di dedicare del tempo agli altri, attraverso il dialogo e l’ascolto reciproco. Anche Mons. Gullickson, al termine, ha espresso parole di ringraziamento, sottolineando in particolare il gradito clima di accoglienza e di serenità che ha incontrato.
Ognuno, dunque, è rientrato a casa non solamente con la pancia piena, ma anche con il cuore gonfio di gioia.