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Le chiese dell'unità pastorale
4
novembre
anniversario
consacrazione
chiesa S. Eufemia
in Teglio
Sabato 4 novembre 2017
Nono centenario S. Eufemia
“Anno ab incarnacione Domini millesimo centesimo decimo septimo - pridie nono novembris - luna sexta - consecrata fuit eclesia beate Eufemie virginis in Plebe Tilij - a domino Guidone Cumano episcopo anno episcopatus eius vigesimo primo - in honore sancte Eufemie virginis et martiris - et sancte Agnetis virginis et martiris - et sancte Cecilie virginis et martiris”.
"Nell’anno 1117 dalla Incarnazione del Signore, nella vigilia delle nonae di novembre, 4 novembre, nella sesta luna, fu consacrata dal signor vescovo Guido di Como, nell’anno ventunesimo del suo episcopato, nella pieve di Teglio, la chiesa della beata vergine Eufemia, in onore di santa Eufemia vergine e martire, di santa Agnese vergine e martire e di santa Cecilia vergine e martire".
Così recita la pergamena sulla quale è incisa la memoria della consacrazione della collegiata di Teglio. Parole considerevoli per una comunità tanto legata alle sue radici e alla sua storia. Un’importante testimonianza di fede conservata intatta fino ad oggi, che afferma la bellezza e la contemporaneità dell’antichità.
Per tutte queste ragioni, sabato 4 novembre 2017, a distanza di 900 anni esatti, Teglio ha voluto celebrare solennemente il ricordo di un avvenimento tanto rilevante per la pietra preziosa del paese: la consacrazione della collegiata di Santa Eufemia. Per l’occasione, sua Eccellenza il Vescovo Oscar ha voluto essere presente con la sua paterna vicinanza, spezzando la Parola di vita e il Pane dell’amore in mezzo ai fedeli riuniti a festa. Come il suo predecessore 900 anni prima, anch’egli è stato accolto da una moltitudine di credenti, pronti a rivivere e riportare al cuore il legame profondo di fede con i Santi. Tra essi, certamente, spiccava l’arciprete di Teglio, don Flavio Crosta, attorniato da alcuni suoi confratelli, tra cui don Andrea Caelli, don Remo Orsini, don Paolo Bettonagli e don Paolo Busato. Diverse anche le autorità presenti, in rappresentanza dell’autorità civile e della molteplici associazioni che collaborano con la parrocchia; tra loro il sindaco Elio Moretti e il presidente dell’Accademia del Pizzocchero Flavio Bottoni, il presidente emerito Rezio Donchi insieme alle rappresentanze della Prefettura e della Questura e il presidente del Consorzio di Teglio.
La Celebrazione Eucaristica ha visto, nella sua parte iniziale, l’accoglienza della pergamena originale, gentilmente concessa per l’occasione dall’Archivio di Stato di Sondrio. Accolta con una solenne sonata d’organo, è stata riposta in un luogo precedentemente predisposto, dove è rimasta visibile per l’intera liturgia. All’accoglienza della pergamena è seguito il rito dell’aspersione, facendo memoria del giorno del Battesimo.
Successivamente è stata proclamata e commentata la Parola. Il Vescovo, durante l’omelia, ha voluto unirsi alla gioia dei tellini e alla loro consapevolezza che proprio da questo luogo ha avuto inizio il cristianesimo in Valtellina. «Irradiare il Vangelo deve essere una scelta comune e condivisa, frutto del felice anniversario dei 900 anni di consacrazione della vostra chiesa» ha detto. «Essa è parte integrante del patrimonio storico e artistico di uno dei gioielli della Valtellina. Come cristiani, però, vogliamo andare oltre e dare voce alle pietre cha costituiscono questo luogo sacro, che ha dato voce alle numerose preghiere, suppliche e canti che hanno impregnato, di secolo in secolo, tutto l’edificio. In questa chiesa sono nati alla fede uomini e donne che hanno saputo irrorare ovunque la gioia del Vangelo e hanno imparato a farsi dono d’amore, dopo aver ricevuto il Pane della vita. La memoria della fedeltà di Dio, manifestata nella memoria dei 900 anni, ci conduce a guardare con speranza al futuro che ci attende. Ricordare il Suo amore e la Sua fedeltà nei secoli ci impegna, oggi, a cantare un canto nuovo: il nostro compito è fondare la nostra vita su Gesù che è pietra viva. E siamo noi, ora, chiamati a diventare pietre vive, con cui Cristo continuamente edifica la sua Chiesa. Ricambiamo l’amore del Signore attraverso la liturgia della vita quotidiana fondata sull’amore, sul perdono, sulla pace. Questo anniversario, dunque, non chiude un avvenimento del passato ma apre le porte a nuove prospettive di vita: il Signore ci dona la forza per essere sempre e ovunque testimoni di Lui».
Rincuorata dalle parole del suo Vescovo, la comunità ha proseguito la Celebrazione Eucaristica nutrendosi al banchetto del Corpo e Sangue del Signore, dai quali sempre trae la forza per proseguire lungo il cammino della fede e della vita.
Al termine, dopo i ringraziamenti del Sindaco, a nome dell’intero paese, e dopo la consegna al Vescovo di un dono fatto dei frutti della terra tellina, la liturgia si è conclusa con la solenne benedizione.
In seguito, tutti i presenti sono stati invitati ad un momento di convivialità, che si è tenuto presso il salone dell’oratorio, durante il quale vi è stata anche l’occasione per ciascuno di conoscere e ringraziare personalmente il Vescovo Oscar.
Si è, così, concluso un anno di festeggiamenti e di celebrazioni che hanno visto al centro la splendida collegiata di Sant’Eufemia. Un anno ricco di occasioni e di appuntamenti per ricordare, ossia per riportare al cuore ciò che è veramente importante: la fede nel Signore. Un tempo per riflettere e meditare su quanto è stato compiuto e su quanto ancora è da fare, perché, come ha ricordato il Vescovo Oscar, celebrare la memoria di un evento del passato è garanzia per poter proseguire con impegno e speranza verso il futuro.
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